Didattica a distanza: l’avventura 2020/2021

La didattica a distanza è una novità che le famiglie hanno dovuto introdurre nella loro quotidianità. Nel 2020 bambini , ragazzi , insegnanti e genitori sono stati protagonisti di questo grande cambiamento: il passaggio da una formazione in presenza ad una a distanza. Il cambiamento è stato grande ed ha ingenerato una varietà di emozioni.Gli atteggiamenti che più hanno aiutato a gestirle sono stati l’accettazione e la resilienza, cioè la capacità di reagire ed adattarsi ad un nuovo evento, anche non piacevole.

L’esperienza di ciascuno ha sicuramente presentato delle criticità ma anche delle opportunità di crescita.

Gli insegnanti per esempio han dovuto dare un nuovo ritmo alle lezioni e continuità alla socialità della classe. Questo attraverso il chiarire e ricordare ad ogni inizio lezione le regole della stessa quali ad esempio l’uso della chat, del microfono , della telecamera…. Si son visti impegnati, durante le videolezioni, nel rivolgere l’attenzione principalmente al mantenere il contatto sociale più che al funzionamento della tecnologia. Con atteggiamento propositivo e flessibile molti di loro hanno creato un nuovo modo di gestire le lezioni ed i tempi, inserendo ad esempio delle attività interattive ripristinanti l’ambiente di socialità , scambio e confronto tra i compagni di classe.

I genitori , da parte loro, han dovuto affrontare una nuova gestione della famiglia e del supporto allo studio dei loro figli. Utile è ed è stato il partire dal presupposto che la didattica a distanza fosse una palestra ed un’ occasione nuova sia per loro che per i ragazzi di acquisire altre competenze digitali. Nell’essere di supporto ai figli si sono dovuti allenare ad una giusta presenza in modo da non invaderne troppo gli spazi della formazione. Spesso impegnati contemporaneamente in smart working e supporto alla DAD è stato importante anche il loro ritagliarsi un tempo personale di defaticamento e ricarica e spronando i ragazzi a fare lo stesso.

I ragazzi son dovuti rimanere in casa, cambiando le loro abitudini personali e l’impegno scolastico. Per loro è stato ed è utile allenarsi a prendere delle pause dal mondo virtuale, assaporare il piacere dello stare all’aria aperta, fare attività fisica al di fuori di palestre, squadre ed attrezzi, e scoprire l’uso del telefono come mezzo di comunicazione vocale e non solo strumento per chattare. Hanno avuto l’opportunità di usare il tempo liberato dalle attività prima strutturate per riflettere su se stessi, scoprendo nuovi interessi e passioni.